Lo sport è da sempre considerato elemento fondante per la crescita fisica, emotiva e sociale dei bambini. Favorisce l’apprendimento delle regole e l’accettazione dell’altro, stimola la regolazione della frustrazione, aiuta la concentrazione, educa alla cooperazione e consente di incrementare sia la propria self-confidence che l’autostima.
La maggior parte degli individui, compresa me, spesso si sono trovati a pensare su quale sia il nostro modo di reagire alle svariate situazioni che la vita ci pone dinanzi e ci siamo accorti che, quasi sempre, ci comportiamo allo stesso modo, come se avessimo un copione da seguire.
A volte ci capita di dire “Ho questo carattere”, “Ormai non posso farci niente”, perché “siamo fatti così”, perché abbiamo imparato a conviverci e ci piace e chi vuole ci accetta così come siamo.
Questo pensiero, ripetuto tante volte, ci dà la carica necessaria ad affrontare la vita, a non avere paura del giudizio altrui e ci esorta a superare la nostra timidezza. Tutto ciò appare fantastico. Ma nella realtà quanto siamo consapevoli del fatto che i nostri pensieri influiscono sui nostri atteggiamenti?
Tutti consideriamo lo stress un fattore nocivo per la nostra salute ma cos’è lo stress concretamente? In questo momento, magari, state pensando al lavoro, alla famiglia, agli impegni sportivi, allo studio, ma come potremmo definirlo?
Scientificamente si potrebbere dare mille definizioni di “stress”, ma ognuno di voi ha una propria visione di questo fenomeno che sente appartenere alla sua vita. Tale definizione non è né migliore, né peggiore di quella di un altro, è soltanto una visione personale di intendere lo stress dettata dall’esperienza.
Non esiste un modo giusto o sbagliato per reagire allo stress ma esiste il modo in cui noi pensiamo allo stress così come il modo in cui noi pensiamo e interpretiamo gli eventi e, sulla base di questa valutazione, agiremo.
Quotidianamente accade che viviamo la nostra vita con un “pilota automatico” senza essere realmente coscienti delle nostre azioni ma, per poter cambiare e migliorare la qualità della nostra vita, dobbiamo divenire responsabili di noi stessi e con gentilezza prenderci cura del nostro corpo, della nostra mente e dei nostri pensieri; altrimenti nessuno lo farà per noi!
Come farlo? Alleniamoci a guardare le cose da diverse prospettive, allarghiamo la nostra visione a 360°, acquisiamo quanti più schemi mentali con i quali osservare il mondo.
Lo schema mentale è una specie di cornice e, attraverso di essa, leggiamo il mondo e lo valutiamo, prendiamo le decisioni e cerchiamo soluzioni funzionali ai problemi. Più schemi mentali abbiamo a disposizione più siamo in grado di selezionare la modalità adatta ad affrontare una situazione. Se rimaniamo bloccati nell’unico schema mentale che possediamo, questo non sempre sarà funzionale agli eventi e di conseguenza reagiremo in modo inadeguato.
Come afferma lo psicologo Mazzucchelli ciò che può servire all’inizio è leggere molto, anche ciò che non rientra tra i nostri interessi principali; questo ci aiuterà ad avere chiavi di letture differenti. Un altro fattore che abbiamo a disposizione è il confronto, in particolar modo con quelle persone che appaiono totalmente differenti da noi, bisogna divenire curiosi di ciò che pensano e di come pensano, imparare a vedere il mondo attraverso i loro occhi dando un valore nuovo alle cose. Solo così può esserci un cambiamento e ne sei tu l’autore!
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